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82. Mura Urbiche – Divina Foligno Skip to main content
La città di Foligno (Fulginia e poi Civitas Fulginei) è città di pianura, quindi nodo viario e di commerci, ma perciò esposta e vulnerabile. Nei versi di un poema di Silio Italico del II d.C. viene presentata come borgo privo di mura, come anche oggi appare. In realtà la città ci rimanda testimonianze di un centro cinto da mura, con ponti e bastioni, per molti secoli. Studi e sondaggi tenuti nel primo Ottocento portarono alla luce resti di mura costituiti da grandi blocchi di travertino squadrato, che costituivano probabilmente la cinta romana, di cui purtroppo ad oggi non esiste uno studio. La prima cinta di mura medioevali, che nelle fonti denominate come muro veteris, doveva essere stata eretta agli inizi del XIII secolo (1217-1240). L’ultima cinta muraria, che corrisponde alle mura che hanno racchiuso Foligno per sei secoli, e di cui restano testimonianze, fu costruita tra il 1280 ed il 1291, rinnovata tra 1447 e 1456. Sulla cinta si aprivano le porte: porta Badia (porta Ancona), porta Contrastanga (porta Romana), porta Santa Maria Infra Portas (porta Todi), porta San Giacomo (porta Firenze), porta della Croce che corrisponde all’attuale porta San Felicianetto, che sopravvive solo perché trasformata in una edicola dedicata al patrono S. Feliciano. Le mura medioevali furono inglobate negli ampliamenti o abbattute a partire dalla seconda metà Settecento. Le porte furono distrutte o rinnovate, come nel caso di Porta Romana, con le nuove strutture realizzate nel 1868.