L’Abbazia di Santa Croce di Sassovivo, situata a quota 574 m s.l.m., rappresenta un complesso molto articolato immerso tra gli olivi e i lecci. La sua fondazione risale alla seconda metà nell’XI secolo, sui resti di una residenza fortificata appartenuta ai Monaldi: nel ‘200 l’abbazia controllava 92 monasteri, 41 chiese e 7 ospedali.
Nella parte più alta del complesso si apre l’ampio cortile sul quale si affaccia la chiesa. Dall’atrio della chiesa si passa al magnifico chiostro romanico del 1229, opera di Pietro de Maria, caratterizzato da ben 128 colonnine che inquadrano 58 archi.
Dal chiostro, che dà accesso a monastero e refettorio, si scende al cortile inferiore bordato dalla Loggia del Paradiso e da altri corpi conventuali: tra gli edifici principali spicca la Cripta di San Marone, eremita e santo siro-libanese fondatore della Chiesa maronita, le cui reliquie, protagoniste di complesse vicissitudini, sono legate all’Abbazia e alla Chiesa di San Mauro di Volperino.