Si tratta di uno dei più considerevoli palazzi della città in cima al quale vi è un’altana monumentale. Particolarmente ricco è il cornicione su mensole decorato a stucco con motivi floreali che si alternano a diciassette metope con incisi altrettanti motti. Più volte ristrutturato nel corso dei secoli, conserva al suo interno la quattrocentesca Madonna del latte attribuita ad Andrea di Cagno. Risalgono invece al tardo Settecento e al secolo seguente le decorazioni di ben undici delle diciotto sale del piano nobile del palazzo con scene di soggetto biblico alcune delle quali attribuibili con certezza a Marcello Leopardi. In questo palazzo nacque Pietro Ubaldi (1886-1972), filosofo e scienziato di fama mondiale, candidato al Premio Nobel per la letteratura nel 1964 per l’opera La Grande sintesi. Oggi il palazzo è spesso utilizzato come spazio congressuale.