Fu costruito da Feliciano Gerardi negli anni sessanta del Seicento, venne ampliato e ristrutturato tra il 1725 e il 1732 da Antonio Francesco Morotti Gerardi, genero e figlio adottivo di Feliciano. Quest’ultimo affida i lavori al maestro muratore Nicolò Cesari sotto la direzione del maestro Felice Tucci, entrambi di Foligno. Acquisito dai Roncalli Benedetti (1795), pervenne ai Mancia Salvini (1858), ai quali si deve la decorazione interna del palazzo e in particolare la decorazione della cappella (oggi non più esistente). Il palazzo si articola in quattro piani: un pianterreno, il piano nobile e due piani superiori destinati ai servizi e alla servitù. L’ingresso principale presenta un portale sormontato da una decorazione con monogramma Cristologico collegato al sottostante monogramma Mariano. Al di sopra le sette finestre del piano nobile ornate da eleganti cornici in pietra, così come quelle più piccole dei piani superiori. Le decorazioni interne, risalenti all’Ottocento, sono particolarmente affascinanti. Al primo piano si incontra la stanza della Musica, con al centro della volta allegoria della Musica. Nella stanza a fianco troviamo un’elegante decorazione blu e ocra, segue la stanza dei ritratti e una sala con al centro del soffitto lo stemma di Foligno e ai lati vedute dei monumenti cittadini, come la cattedrale e il palazzo comunale. Al terzo piano c’era la cappella, che venne distrutta negli anni sessanta del Novecento, nel corso dei lavori di restauro. La cappella aveva la decorazione più interessante del palazzo, era stata realizzata nell’Ottocento per volontà di Mons. Felicissimo Salvini su progetto dell’architetto Vincenzo Vitali e decorata nel 1877-1878 da Canzio Cangi di Assisi e Domenico Bellini di Spello.