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Nel primo decennio del Novecento cominciarono a sorgere i primi villini in città, destinati alla nuova classe imprenditoriale. Queste residenze dovevano distinguersi per sottolineare il prestigio economico dei proprietari e questo favorì l’affermazione di un nuovo gusto architettonico. È questo il caso del villino Castellani, del villino Cingolani e dei due villini Cimarelli e Wermouth. Nei primi anni Venti il geometra romano Giovan Battista Placidi realizzò a Foligno diversi progetti per nuove tipologie edilizie di tipo prestigioso con elementi strutturali che risentono ancora del Liberty, anche se in forme più lineari e geometriche. Al 1924 risalgono i progetti di Giuseppe Mainardi, che contribuì in modo decisivo alla diffusione del gusto eclettico. Nel frattempo si era costituita la “Società Cooperativa Case Economiche”, che diede vita al quartiere in stile Liberty formato da sedici prestigiosi villini situati nell’area prospiciente la stazione ferroviaria progettati dall’ingegnere Felice Sabatini fra il 1925 e il 1927.