A monte del sentiero che si sta percorrendo, immerso nel bosco, è presente un inghiottitoio a pianta irregolare rilevato per oltre 15 metri di profondità. La struttura carsica, non accessibile, testimonia l’origine calcarea del substrato: le acque nel tempo hanno scavato profondamente determinando la formazione di corridoi e gallerie dove l’acqua si infiltra per poi riemergere più a valle, nelle sorgenti che alimentano il Fiume Menotre.
Il percorso si sviluppa ora all’interno di un impluvio, quello del Fosso Terminara, affluente del Menotre: un tempo segnava il confine tra le diocesi di Spoleto e Foligno, elemento da cui deriva il nome “Terminara”.
