Uno dei luoghi più suggestivi della città. Fin dal Medioevo qui si erano insediate le concerie. Gli Statuti comunali trecenteschi dichiararono infatti lecita l’attività conciaria soltanto lungo il porticato che si affacciava sul Topinello o Canale dei Molini. In un documento del 1856 viene detto: “Quattro grandi Conce di Cuoj e Pellami sono costruite in Fuligno, se ne preparano in varie fogge, di bianche, di negre, di rasate ed a grana, primeggiano però i Cuoj, quale nel decorso di un anno possono calcolarsi in n. di 14.000, ossia in libbre 420.000, la quantità delle altre, vale a dire de’ pellami è ristrettissima; poiché si limita a sole libbre 17.000, o poco di più. Sono esse fabbriche nella favorevole condizione di sostenere la concorrenza, non solo delle migliori e più in pregio del nostro Stato, ma sebbene di quelle delle estere ragioni, conciossiaché si adottarono i migliori metodi ed i più opportuni e favorevoli sistemi che soglionsi praticare in Francia, ed in Russia, specialmente pei Vitelli, e per le Vacchette bianche rasate”.