La chiesa barocca di San Carlo fu eretta dai Barnabiti nel 1612. Chiusa dapprima nel 1810 con la soppressione napoleonica dell’annesso convento e poi definitivamente con l’Unità d’Italia, successivamente è stata adibita a teatro. Poco si sa della sua struttura interna, che non doveva essere meno ricca di altre chiese barocche della città, ma notizia certa è che nella cappella della Vergine di sette dolori aveva lasciato la sua firma lo scultore Giuseppe Scaglia. Non si conosce neppure la sorte dei circa 300 pezzi tra quadri, mobili e oggetti sacri che ne costituivano il sontuoso arredo. Più volte restaurato, oggi il teatro con i suoi 230 posti ospita attività teatrali, cinematografiche e convegni.