Alcuni la fanno risalire al 1094, ma la notizia scritta è del Dodicesimo secolo quando risulta essere una chiesa parrocchiale che viene affidata al monastero di Sassovivo. Ristrutturata a metà del Trecento dai Benedettini (alcune tracce dei loro interventi sono ancora visibili), è nel 1434, quando la gestione passa agli Eremitani di S. Agostino della Congregazione di S. Maria del Popolo, che al suo interno vengono realizzate cappelle e affreschi e che l’annesso convento si arricchisce di ulteriori proprietà. All’interno sono conservati dipinti di Sebastiano Conca, Marcantonio Grecchi, Domenico Valeri e due tempere su tavola di Niccolò Alunno: Incoronazione della Vergine e i santi Antonio abate e Bernardino da Siena e Natività e santi. Già soppresso in occasione dell’invasione francese, prima nel 1798 e poi nel 1810, il convento diviene tale nel 1860, dopo essere tornato agostiniano da qualche decennio. Da allora è divenuta sede di diverse istituzioni nel corso degli anni.