L’aspetto attuale è quello conferitogli dal progetto (1724) dell’architetto Sebastiano Cipriani che è intervenuto su un edificio della prima metà del Seicento, frutto del rifacimento di una primitiva cappella cinquecentesca. Gli altari accoglievano opere oggi collocate altrove o disperse. Nelle quattro nicchie laterali vigilano però ancora le eroine bibliche: Ester, Ruth, Giuditta e Zigora realizzate da Gioacchino Grampini su disegno di Sebastiano Cipriani. L’oratorio appartenne alla compagnia di Santa Maria del Gonfalone, la più ricca e influente tra le confraternite laiche della città.