La denominazione gli deriva dagli ultimi proprietari - una delle famiglie dell’aristocrazia folignate di più antica nobiltà - e dal fatto che è ubicato sotto il Portico delle Conce, che a sua volta è così chiamato perché nel Medioevo erano insediate proprio lì le concerie delle pelli. All’inizio del Novecento un’ala del palazzo ospitava la “Loggia 14 settembre 1860” di rito scozzese e obbediente al Grande Oriente d’Italia. Due ingressi ne marcano l’accesso: uno tardo-quattrocentesco con bugne a diamante e stemma della famiglia Cibo in alto e l’altro a pilastri databile agli anni Settanta del Cinquecento.